Sapevate che è il biscotto più venduto del XX secolo? Già, oltre 490 miliardi di biscotti Oreo sono stati venduti in tutto il mondo? Ma da dove arrivano?
Il biscotto Oreo fu ideato e prodotto dalla ditta Nabisco, una società americana produttrice di biscotti, nel febbraio del 1912 presso la ditta Chelsea a New York, all’inizio fu prodotto con una forma di piccola montagna e disponibile in due sapori: lemon meringue e cream.
Bene, abbiamo già l’acquolina in bocca ma, adesso veniamo a noi: come fa il biscotto più venduto al mondo ad avere una strategia di marketing così vincente? Analizziamo insieme i vari episodi:
-Real time market: ovvero, è sempre sul pezzo, in tempo reale. Ricordate il black-out del 2013 durante il SuperBowl? Oreo c’era! Il buio assoluto durò più di mezz’ora e dopo circa dieci minuti ecco apparire un tweet dal SMM di Oreo, semplice ma geniale, con un copy che recitava così: “you can still dunk in the dark” ovvero: “puoi ancora inzupparlo nel buio”! Il tweet fece il giro del web ed ottenne più di 15 mila retweet.
Altro esempio di real time marketing è stata poi la grafica di medaglia olimpica con un Oreo al limone pubblicato in occasione della medaglia d’oro di Federica Pellegrini ai mondiali di nuoto 2019.
- Video ricette: nel calendario editoriale sono contemplati sempre contenuti in cui si consigliano modi per utilizzare gli Oreo in varie ricette, tutto fatto in modo simpatico e divertente!
- Oreo Music Box: una campagna per incentivare le vendite online, con un carillon che riproduceva musica da ogni biscotto, ordinabile online e ricevuto a casa! I biscotti Oreo diventarono dei vinili, con incisioni laser a rilievo in grado di riprodurre musica. Il risultato? La limited edition si esaurì in 13 ore!
- Oreo Challenge: il progetto in collaborazione con Amici Ufficiale, dove ogni settimana viene pubblicata una challenge con protagonisti gli allievi della scuola.
- Insomma che dire? Oreo non ne sbaglia una! E voi, cosa ne pensate? Ma soprattutto siete team Oreo o team Ringo??!