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Netflix cambia i parametri del successo

Come si misura la popolarità di una serie tv? Dal numero di spettatori, dal conto economico, dai nuovi abbonati? Non esiste ancora un “algoritmo” che valga per tutte le piattaforme di streaming. Eppure, è strategico sapere come misurare il successo di una serie tv anche solo per decidere se confermare o meno la stagione.

Prendiamo il caso di Netflix. Finora si sono limitati a indicare il numero degli account dei propri abbonati coinvolti nella visione di almeno due minuti di una serie tv o di un film durante i primi 28 giorni di disponibilità. E’ un dato che hanno loro, da quanto emerge, non ci sono enti certificatori esterni.  Quindi? La serie tv Squid Game, in onda su Netflix dal 17 settembre ha battuto Bridgerton diventando lo show più visto di sempre. Per la precisione sono 142 milioni gli spettatori che hanno seguito la serie coreana almeno due minuti.

Il nuovo metodo di calcolo entra in gioco qui. Netflix ha dichiarato di volere cambiare il metodo di indicatore. Dal terzo trimestre in poi, il gigante dello streaming userà come indicatore per misurare le prestazioni delle proprie serie originali  le ore visionate da tutti gli account. Il nuovo metodo secondo Netflix, che ha annunciato risultati finanziari superiori alle attese, è considerato “leggermente migliore” per valutare il successo complessivo dei titoli e della soddisfazione degli abbonati. Si terrà conto infatti anche  di eventuali rewatching come avviene anche per altri strumenti di misurazione dell’audience.

Cosa cambia? In teoria, dovrebbe rendere le sue classifiche un po’ più facili da capire e poi è meno soggetta a “falsi positivi”. Se un abbonato segue i primi 2 minuti e poi molla lì tutto può essere un successo per il marketing e la comunicazione, lo è meno quando devi decidere se finanziare o meno una nuova stagione perché quell’abbonato se fosse rimasto deluso non cliccherebbe più per la seconda volta. Avere invece un indicatore che tiene conto di quanti hanno visto interamente la serie è un buon “predittore” del comportamente dello spettatore in caso di nuova stagione.

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