Con il Decreto infrastrutture arriva lo stop a manifesti pubblicitari sessisti, discriminatori e violenti nelle strade e nelle piazze di tutte le città.
“È il momento di dire basta e promuovere una cultura del rispetto verso tutti gli individui” afferma una delle relatrici del Decreto Alessia Rotta.
Ma ci chiediamo, l’Italia ha davvero ancora bisogno di una legge che impedisca di formulare pensieri così retrogradi e discriminatori?
D’altro canto invece, c’è chi ancora una volta grida alla mancata libertà di espressione, etichettando il decreto come una forma più soffusa del DDL Zan.
- Di seguito una carrellata di alcuni cartelloni pubblicitari con i peggiori scivoloni delle aziende, che hanno fatto più discutere negli anni. ➡️